Maggio 2006

L'idea di questo giro risale a Norge 2005, come sempre viaggiando in Scandinavia il mio pensiero corre al viaggio che farò l'anno successivo.
Era mia intenzione usare la R80GS, che già mi ha accompagnato più volte in Scandinavia ma che non ha mai fatto l'intero viaggio, avendola sempre portata col carrello fino a Frederikshavn (Dk).
La R80GS, moto progettata nei lontani anni 70, è tutt'ora in grado di ben figurare in una trasferta autostradale di quasi quattromila kilometri ed è adattissima per le strade scandinave.
La mia poi è una Basic delle ultime uscite di fabbrica, immatricolata aprile 98, con all'attivo poco più di 40.000 km.
Poi ho conosciuto Danilo, Romanaccio, Motociclista da sempre, che dopo qualche anno di ferma aveva ricominciato a girare in maxiscooter.



Danilo

Danilo ha deciso l'acquisto della V-Strom 1000 e a quel punto ho preferito partire con la R1200GS per disporre di due mezzi di pari prestazioni.
Il giro è stato organizzato nei mesi dell'inverno, siamo usciti alcune volte in moto insieme nel centro Italia per conoscerci e per mettere a punto gli accordi e le condizioni che avremmo dovuto osservare nel periodo di viaggio.
Era stato anche pianificato un percorso che poi è stato in parte modificato: ci siamo trovati sempre in pieno accordo su tutto, soprattutto nell'apprezzare la libertà di decidere al mattino quello che avremmo fatto durante la giornata.
Ho cercato di trasmettere a Danilo quanto derivato dalla mia esperienza di trenta anni di viaggi in Scandinavia, Danilo per parte sua aveva parecchio viaggiato in Europa e nel mondo negli anni scorsi e non era certo impreparato.



Mercoledi 24 maggio
Danilo parte oggi da Roma per passare la notte a Vipiteno, dove l'incontro è fissato per domani mattina. 
Per me dovrebbe essere una normale giornata di lavoro, la moto mi aspetta in garage pronta, manca solo di mettere in valigia il Pc e partire.
La mia partenza era da tempo programmata per domani mattina alle 5 ma all'ultimo momento ho preferito annullare gli impegni del pomeriggio e partire per raggiungere Vipiteno in serata ed iniziare domani il viaggio ad un orario più comodo, dopo una bella dormita, ad armi pari con Danilo.. 
E' tanta l'autostrada da fare nei primi due giorni che toglierne una fetta mi è sembrata un'ottima idea, e il tratto italiano quanto a traffico e caos è forse il peggiore. 
In Austria normalmente c'è meno movimento e più disciplina, in Germania a parte la zona di Monaco sempre molto trafficata in genere si riesce a mantenere un passo spedito. 
Arrivati in albergo (www.gasthof-klammer.com) e sistemate le moto (Danilo mi ha raggiunto sotto il diluvio nei pressi di Mantova), non resta che una bella cena presso il ristorante dell'albergo e buonanotte. 
Appuntamento per colazione domattina alle 7,00. 
Poi si riparte, con i nasi rivolti rigorosamente a nord.


Giovedi 25 maggio
Una giornata trascorsa in autostrada, un veloce trasferimento fino a Göttingen.
Giornata fresca e con qualche spruzzata di pioggia, traffico poco sostenuto, i camion sono tutti fermi, probabilmente qui è un giorno festivo.
Partiamo alle 8, tutto il tratto fino a Innsbruck in completa solitudine, mentre in senso contrario c'è un discreto movimento. 



Dopo Kufstein le prime gocce di pioggia, e per tutto il giorno sarà un continuo alternarsi di pioggia, vento e qualche rara schiarita. 

Alle 17 siamo di fronte all'albergo (Albergo Lindenhof [Dransfelder Straße 9, 37079, Göttingen, Deutschland, Tel: +49 551-92252]), che purtroppo è chiuso. 
Passo dal retro, il vecchio proprietario ci accoglie ugualmente, non ci potrà fare la cena ma domattina per le 8 ci farà trovar pronta la colazione. 
Ci indica anche un ristorante italiano nelle vicinanze, che in realtà e greco, e ci troviamo bene. 
Danilo ha sistemato la moto in garage, la mia si accontenta di una tettoia. 
E mentre smonto il bagaglio mi si avvicina il padrone: mi ha riconosciuto, ecco spiegata l'accoglienza.


Venerdi 26 maggio
Oggi niente pioggia, molto sole, ma nche mooolto veeento!!
Partiti alle 8,15 dopo una colazioncina veloce, un trasferimento senza particolari emozioni se non l'uscita di Danilo: ho messo tre litri di gasolio!!! 
Fortunatamente era benzina verde di qualità superiore, ma il tubo della pompa era nero e non verde! 
Vedere la faccia di Danilo è stato uno spettacolo, la mia non doveva essere da meno.
Alle 17 ci danno l'ultima cabina, purtoppo extralusso. 
Meno male che per limiti di età (limiti superati), mi scontano una trentina di Euri.
Poi una volata a Lokken, una piccola Dakar, dove ci esibiamo in evoluzioni degne di Orioli, poi una pizza, poi l'aggiornamento del sito, ma purtroppo la una e quindici, ora di partenza, non arriva mai.

Sabato 27 maggio
La notte è stata di poco riposo per Danilo per i miei russamenti, d'altronde lo avevo avvertito.
Comincia ora la vacanza vera, la parte del giro più gradevole e gratificante, lontano dal traffico, immersi nella natura.
Scesi dalla nave perdiamo quasi un'ora per passare la dogana, dove al nostro turno con un cenno tutto è fatto. 
Infiliamo la N.9, il timido sole che ci aveva salutato al mattino sparisce presto dietro un velo grigio.
Salendo in quota fa freddo, ad Haukeligrend la prima cioccolata calda ci dà un piccolo aiuto.
Di nuovo in quota inizia a piovere, con qualche fiocco di neve. 
La serie di tunnel che ci porta verso il bivio per Odda abbassa la nostra temperatura corporea ancor di più .
Passato Voss, di nuovo in quota verso Vik sulla 13. 
Poco prima del traghetto di Vangsnes decidiamo di fermarci, siamo bagnati e Danilo ha qualche infiltrazione umida ai piedi. 
Decidiamo per due Hytter, ceniamo insieme (sono io ospite, credo che difficilmente quest'anno perderò i soliti 3/4 kili; abbiamo anche assaggiato il limoncello che Danilo aveva fatto per l'occasione dell'arrivo a NordKapp: difficilmente resisterà fin là), ma ognuno russa in autonomia (credo avrei rischiato uno stivale sulla testa dalla parte del tacco). 
Continua a spiovigginare per tutta la notte.


Domenica 28 maggio
Cielo azzurro stamattina, alle 5 sono già in movimento. Anche Danilo è mattiniero. 
Alle 8 siamo già in moto, ma perdiamo oltre un'ora per il traghetto Vangsnes-Hella. 
Il tempo si mantiene bello tutto il giorno ma verso sera una buona mezz'ora di pioggia ce la dobbiamo beccare.
Poco dopo mezzogiorno a Stryn ci accontentiamo di una mela, la cafeteria che avevamo trovata apre solo alle 14,30.
Dopo aver percorso la strada dei Troll prendiamo per Molde e da qui in direzione Trondheim. 
Solo verso le 20,30 troviamo da dormire, una casa con 2 mini-appartamenti, uno occupato da tre motociclisti tedeschi che ci hanno preceduto di un soffio. 
Sono proprio loro, molto gentili, a dirci che ce n'è ancora uno libero per noi. 
Purtroppo per Danilo dovremo dormire nella stessa camera.


Lunedi 29 maggio
Sveglia alle 7, partiamo verso le 8,30 dopo aver deciso di puntare a nord direttamente per la via più veloce. 
Superata Trondheim, abbastanza trafficata tanto che normalmente preferisco evitarla, dopo un centinaio di kilometri il traffico cala di colpo.
Danilo ha deciso di ridistribuire il carico, la troppo ingombrante borsa da serbatoio viene trasformata in borsa da sella posteriore. 
A sentire Danilo la moto è un'altra, il gusto di guida moltiplicato, e lo dimostra prendendo a tratti la posizione di testa e mantenendo un'andatura di tutto rispetto.
Il tempo si mantiene bello, solo una spruzzatina di pioggia di una decina di minuti.
Un veloce spuntino in kafeteria e via di nuovo, fino a superare il circolo polare.
Ci fermiamo per la notte a una trentina di kilometri da Rognan.
Abbiamo superato i 700 kilometri ma siamo tutti e due in gran forma, ci stiamo abituando a stare in moto.


Martedi 30 maggio
La giornata è iniziata alle 7,30, quando siamo partiti sotto un cielo grigio con nuvoloni veloci.
Qualche bagnata l'abbiamo anche presa, anche se molto meno sostanziosa di quanto ci si poteva aspettare. 
Danilo ha messo la sveglia alle 6, mancano oltre mille kilometri alla meta e vorremmo raggiungerla entro domani.
Verso le 17 un calo improvviso di temperatura con vento forte e nuvoloni sempre più minacciosi ci spinge a cercare un riparo per la notte, considerato che abbiamo davanti un tratto in cui i campeggi scarseggiano. 
Alle 18 siamo sistemati in due Hytter gemelli (i miei russamenti ci costringono a mettere fra noi almeno dieci metri di terra di nessuno). 
Mentre scrivo Danilo sta facendo pratica culinaria nel suo bungalow, è appena venuto a bussare per chiedermi il parmigiano. 
Domani dovremmo fare gli ultimi cinquecento kilometri (540 secondo il TomTom) e raggiungere NordKapp, per poi ripartire con direzione est verso la Russia.
Le moto fino ad ora si sono comportate egregiamente, a parte la bruciatura della lampada anabbagliante della BMW, prontamente sostituita dall' Ingegnere, con il supporto fornito dal Clinico.
Meno bene si sono comportati i piloti: le moto sono entrambe cadute da ferme, prima una poi l'altra, per un attacco di rincojonimento del rispettivo pilota.
Nella BMW si è rotto il vetrino della freccia anteriore sinistra, nella Suzuki si è un po' accorciata la leva della frizione.

Mercoledi 31 maggio
E finalmente la meta, quando ho percorso 4714 km.
Siamo arrivati al Capo Nord nel primo pomeriggio, dopo aver depositato tutti i bagagli a Repvag; in albergo dato che il campeggio è chiuso. 
La giornata è iniziata alle 7,30, abbiamo preso le ormai consuete bagnate alternate a schiarite e qualche spruzzata di nevischio.
La temperatura è sempre stata gradevole, tendente al freddo.
A NordKapp poca gente, abbiamo guardato il solito film su schermo panoramico e fatta qualche foto.
Niente di nuovo per me, sicuramente una bella esperienza per Danilo che è arrivato sin qui in moto per la prima volta.
Domani scenderemo verso sud fino a Lakselv e qui dovremo decidere che strada prendere. 
Comunque partiremo con comodo, dopo una lauta colazione in albergo.


Giovedi 1 giugno
Colazione in albergo, bella mattina, piove solo nel momento in cui sto caricando la moto.
A Lakselv decidiamo di comune accordo di prendere la via del sud, rimandando a una prossima occasione la visita alla regione ad est verso la Russia.
La giornata procede tranquilla, qualche pioggia, poco freddo anche negli altopiani della Lapponia.
Detta come va detta: tutto bello, ma dal punto di vista della guida la Norvegia è tutt'altro; qui a lungo andare diventa noia, tutta sesta anche nelle curve, le poche che ci sono. 
Lakselv, Karasjok, Kautokeino, le principali località Sami ci sfilano veloci davanti al parabrezza, poi una piccola fetta di Finlandia, poi in Svezia lungo la 45.
A Gallivare troviamo un bungalow dove dovremo dormire insieme (povero Danilo!), il campeggio è vuoto ma niente smuove la vecchia di guardia: non sono pronti, niet!
Danilo sta fuori a lavare la moto sfidando le zanzare, la mia moto è molto bella anche sporca.

Venerdi 2 giugno
Mattinata di sole, 5 gradi al risveglio, alle 7,30 siamo sulle moto.
Dirigiamo spediti in direzione sud sulla 45. In Svezia i limiti sono più alti, sulla 45 grandi tratti sono con limite a 110.
Il traffico è scarso ma prima di superare il limite è bene pensare al pericolo delle renne, presenti numerose ai lati della strada.
Verso le 15 inizia a piovere. 
La nostra intenzione è di rientrare in Norvegia per goderci un po' di curve, i lunghi rettilinei della Lapponia e della Svezia ci hanno un po' stufati, ma con la pioggia forse non vale la pena di allungare il percorso di circa 250 km.
Per cui alle 16 ci fermiamo in un bel camping presso Hammerdal, rimandando la decisione a domani: se piove, giù dritti lungo la 45, se no in Norvegia.

Sabato 3 giugno
Puntualissimi partiamo alle 7,30, il tempo è incerto, nei primi 100 kilometri pioggia a sprazzi. 
Arriviamo al punto in cui dobbiamo decidere se girare verso la Norvegia e il cielo ci è propizio, salvo beccarci una bagnata notevole dopo una cinquantina di kilometri. 
Ma ormai è fatta, a mezzogiorno siamo a Roros e iniziamo la marcia verso sud. 
La strada 28 prima e la 26 fino al confine svedese ci offrono quattro ore di divertimento, il traffico è nullo e non piove. 
Anche il freddo va calando.
Un gelato ad Holjes e verso le 17,30 ci fermiamo in un camping che conosco, all'incrocio fra le strade 62 e 45, località Norra Ny.
C'è un bel sole.
Domani andremo in Danimarca, traghettando a Helsingborg.


Domenica 4 giugno
Siamo partiti alle 7 con un sole splendente e una temperatura alquanto frizzantina. Dopo una trentina di kilometri incrociamo il primo svedese mattiniero. 
Il traffico va via via aumentando di pari passo con la temperatura mentre si procede verso sud.
In Danimarca 200 kilometri con un vento laterale costante, da Helsingor a Gedser, dove alle 19 ci siamo imbarcati.
Alle 21 siamo già sistemati in albergo a Rostock (D).
Addio campeggi norvegesi!
Domani e dopodomani ci restano circa millequattrocento kilometri che faremo in tutta tranquillità, tantè che domattina ci siamo dati appuntamento alle 8 per colazione in albergo.


Lunedi 5 giugno
Giornata trascorsa in autostrada, con una breve digressione cittadina a Berlino, dove abbiamo fatto un giretto (in moto) in centro.
Visitando le città straniere la prima differenza che si nota rispetto alle nostre è la poca umanità che bighellona per il centro, si ha l'impressione che qui la gente lavori sul serio.
L'altra constatazione fatta stamattina è che in una città ben organizzata non si fanno code nè per entrare nè per uscire, ultima la pulizia delle strade: Bologna riguardo a questo si dovrebbe solo vergognare.
E' brutto rendersi conto che nelle nostre città (Bologna in primis) regna un degrado che definire "da terzo mondo" è un'offesa al cosiddetto terzo mondo.
Giornata con temperatura piuttosto bassa, nuvoloni enormi, vento e qualche luminosissima breve comparsa del sole.
Ci siamo fermati a Greding, un paesino circa 120 kilometri a nord di Monaco, in un alberghetto di quelli che si trovano in ogni paese in Germania: non manca nulla, pulito, il padrone gentile e premuroso.
Le moto dormono già tranquille in garage, noi abbiamo appuntamento alle 19 per cena.
Domani a casa, dopodomani per Danilo che passerà la notte da me per poi fare l'ultimo giretto fino a Nettuno.


Martedi 6 giugno

Ultimo giorno: alle 8,30 partiamo diretti a casa. Il traffico è sostenuto ma scorrevole, una sosta a Campo di Trens (Vipiteno) per mangiare in un ristorante e alle 18 arriviamo a casa mia sotto un diluvio iniziato improvvisamente quando abbiamo lasciato la A1 per la A14.
Danilo si ferma a dormire da me per rientrare a casa domani.
Domattina lavaggio della moto e appena possibile giretto in Raticosa con la R80GS, le mie ferie non sono ancora finite.
Solo lunedi tornerò al solito menage.